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Make It Wearable. Parte 1: La comunicazione

La tecnologia indossabile farà progredire l'intelligenza umana verso nuove insospettabili frontiere.

La tecnologia indossabile potrebbe far progredire l'intelligenza umana verso nuove frontiere grazie alla combinazione dei nuovi mezzi di comunicazione con l’intelligenza artificiale. Che si parli di prodotti cosmetici in grado di controllare i droni, di abiti con LED integrati, o di altri dispositivi indossabili che superano i limiti posti dall'informatica, la questione è tanto futuristica quanto vitale in questo momento storico. The Creators Project ha puntato i riflettori sull'evoluzione di questa nuova ed eccitante forma creativa, esplorandone gli sviluppi in una serie di documentari intitolata Make It Wearable.

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Non sappiamo ancora quali siano i limiti della tecnologia indossabile, ma siamo certi che le innovazioni in questo campo stanno ispirando una connessione tra l'uomo e la tecnologia mai esplorata prima, e spingendo tutti noi a riconsiderare le nozioni che avevamo in passato sui limiti della tecnologia.

Parte 1: La comunicazione esplora le varie interpretazioni dei dispositivi indossabili, e presenta alcuni innovatori che stanno già utilizzando la tecnologia per spingersi ai confini della comunicazione e dell'automazione, tra cui il Media Lab del MIT (che sembra uscito da un film di fantascienza), il mobile-journalist Tim Pool e altri luminari del settore.

Sandy Pentland, "Il padrino della tecnologia indossabile"

“Il fatto è che fondamentalmente siamo degli animali sociali. Le cose più importanti per noi sono le interazioni con le altre persone e la presenza di altre persone, e il dispositivo tecnologico che indossi si trova nel bel mezzo di tutte queste cose.” ~ Sandy Pentland

Alex "Sandy" Pentland viene spesso definito “il Padrino della tecnologia indossabile.” Non solo è il direttore dello Human Dynamics Lab e del Media Lab Entrepreneurship Program al MIT, ma ha fatto anche parte del team di ricercatori che per primi hanno concentrato i loro studi sui computer indossabili nei primi anni '90. Oltre al suo lavoro al MIT è co-direttore delle iniziative del World Economic Forum Big Poop and Personal Data; nel 2012 è stato descritto da Forbes come “uno dei più potenti ricercatori nel campo dei big poop del mondo.”

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Nel documentario ci aiuta a elaborare una definizione di cosa sia la tecnologia indossabile, e nelle varie interviste che gli abbiamo rivolto, Pentland ci ha spiegato come egli sia stato uno dei primi a introdurre la tecnologia indossabile nel mondo della moda. Un esempio è il caso in cui ha messo tra i capelli di una donna dei piccoli cavi, collegati a un dispositivo sensibile alla reazione cutanea che si trovava all'interno di una fascia da lei indossata. Quando la donna provava una sensazione di stupore i capelli le si rizzavano letteralmente in testa.

Nonostante la moda non sia il suo ambito prediletto, l'esperienza di Pentland dimostra perfettamente quante strade questo tipo di tecnologia possa prendere. Potete vedere altri progetti di Pentland qui e ricordatevi questo nome. Dopotutto è lui il Padrino della tecnologia indossabile.

Tim Pool, il Mobile-Journalist

“La tecnologia indossabile porterà cambiamenti enormi, dove tutti saranno più connessi con gli altri. Veniamo a conoscenza dei problemi mondiali più velocemente che mai. La comunicazione farà degli enormi progressi in termini di velocità e di comodità.” ~ Tim Pool

Tim Pool è stato considerato il prototipo del “mobile journalist” dopo il suo intenso collegamento in diretta dalle manifestazione del movimento Occupy, realizzato grazie alla applicazione Ustream, una batteria esterna e il suo smartphone. Ha svolto il lavoro di un'intera redazione di telegiornale con il suo sito TimCast, che gli ha poi fatto meritare il titolo di “Media Messenger of Zuccotti Park” nell'issue del Time “Person of The Year” del 2011. Collabora da allora con Vice per aiutarci a realizzare la copertura mediatica delle notizie in tempo reale. È famoso anche per usare altri dispositivi tecnologici per i suoi reportage, come il Parrot AR.Drone per effettuare riprese che nessun altro giornalista fa.

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Pool è probabilmente il migliore esempio di come la tecnologia indossabile possa rendere il mondo delle notizie e del giornalismo più smart, più veloce ed efficiente. In confronto a quello che fa Pool il live-blogging sembra preistoria.

Pattie Maes: “La tecnologia deve adattarsi a noi”

“È arrivato il momento di concentrarci seriamente sull'interazione uomo-computer e di assicurarci che le persone debbano adattarsi sempre meno alla tecnologia, e che sia la tecnologia ad adattarsi alle persone e ai modi in cui viviamo.” ~ Pattie Maes

Come Sandy Pentland anche Pattie Maes lavora al MIT, ma le sue ricerche sono maggiormente focalizzate sulle interfaccia intelligenti e sull'ubiquità della tecnologia. È stata uno dei promotori principali del filtro collaborativo, il processo che migliora i risultati di ricerca di ognuno su qualsiasi store online o sui motori di ricerca (da Amazon a Netflix, in sostanza).

Maes ha lavorato al progetto "SixthSense" con Pranav Mistry, che è stato oggetto di una delle TED talk [conferenze TED] più famose. SixthSense è un dispositivo indossabile con un proiettore integrato che ci permette, ad esempio, di fare una chiamata digitando il numero su una tastiera proiettata sul palmo della noStra mano. La descrizione di TED di questa innovazione è “immaginatevi Minority Report, e oltre.”

Le sue sono riflessioni fondamentali, desidera che la tecnologia risponda ai bisogni umani, e crede che non siamo noi a doverci adattare a invenzioni e dispositivi tecnologici. Secondo lei la tecnologia non dovrebbe cambiare le nostre abitudini quotidiane, ma migliorarle.

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Steve Brown, "Futurista e grande oratore"

Adorniamo il nostro corpo dall'inizio dei tempi, che fossero pellicce per riparaci nel cammino diretto a nord verso climi più rigidi e nelle attività di caccia, spade, scudi, armature, orologi da taschino, orologi da polso, occhiali, tutte queste cose ci sono servite a migliorare le nostre capacità, estendere le nostre possibilità, e ci hanno aiutato nel corso della vita. La novità è che ora stanno diventando smart e sempre più interconnesse” ~ Steve Brown

Sul biglietto da visita da Intel di Steve Brown c'è scritto “Chief Evangelist and Futurist.” (Capo Predicatore e Futurista). Questo veterano della tecnologia si occupa di ricerca e strategia per la compagnia di Make It Wearable da circa trent'anni, è ha passato la maggior parte di questo tempo a predire cosa sarebbe accaduto nei trent'anni successivi. Ha condiviso la sua conoscenza e la sua esperienza nell'ambito dei dispositivi indossabili in molte conferenze, tra cui una tagliente TED Talk. Se c'è qualcuno che può fare delle previsioni intelligenti sul futuro della tecnologia indossabile è proprio lui.

I dispositivi indossabili cambieranno il modo in cui concepiamo la connettività, la comunicazione e be' anche gli indumenti. The Creator Project ha in serbo altri tre episodi che si concentreranno su quanto siano rilevanti queste innovazioni. Rimanete sintonizzati, e se siete voi stessi dei creatori riguardate la nostra introduzione alla sfida Intel: Make It Wearable (qui sopra) e non perdete questa opportunità di cambiare le regole del regno della tecnologia.

Sandy Pentland via

Oculus Rift Immagine via

Immagine di SixthSense via