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Drodesera XXXVII

Dialoga con la poesia automatizzata dei chatbot del festival Drodesera

I chatbot di SUPERCONTINENT interagiscono con gli utenti su Facebook, raccontando il festival e regalando scenari poetici.

Ad accompagnare la comunicazione cartacea e social del festival Drodesera quest'anno c'è un nuovo dispositivo di narrazione: il chatbot. Il chatbot, termine nato dall'unione delle parole "chat" e "robot" è un software in grado di creare assistenti virtuali parlanti. Quello di SUPERCONTINENT è stato realizzato da Luca Melchionna — giornalista freelance ed esperto di comunicazione — con il supporto di Dimension S.r.l. (Trento), e coniuga l'immaginario di Centrale Fies con la tecnologia.

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Simulando una conversazione tra un robot ed un essere umano, questo dispositivo riproduce i processi cognitivi tipicamente umani e funziona come utente della chat che pone domande, comunica informazioni e offre spunti sul festival e sul territorio. Il progetto sfrutta la forte identità visiva del festival, infatti sono i 5 personaggi della comunicazione (A., V., E., R., P.) che interagiscono con chiunque voglia mettersi in contatto con la pagina Facebook di Centrale FIES.

Immagine: screenshot dell'autore

"I chatbot aumentano in modo misurabile l'accessibilità dei contenuti di qualità, a patto però di venire programmati in modo da far sparire la tecnologia e mettere in primo piano
le relazioni tra i contenuti e le persone," racconta Luca Melchionna a Creators. "Girano sui dispositivi degli utenti già installatI e popolari, come Facebook e Messenger, e rappresentano uno strumento prezioso per chi vuole distribuire contenuti in modo sostenibile ed efficiente".

Il progetto si muove nell'ancora poco esplorato campo dello storytelling automatizzato e della relazione che si instaura tra intelligenza artificiale ed essere umano. Raccontare un festival e un territorio in questo modo è una sfida accattivante e ambiziosa e richiama la linea guida del festival che coniuga tradizione e contemporaneo, passato e presente.

La narrazione del territorio che circonda il festival attraverso il personaggio E.

"Automazione, storytelling, messaggistica sui social media: sono strumenti molto potenti per chi ha qualcosa da dire. Rifiutando i riflessi condizionati della paura conformista e della tecnofilia decerebrata, ci siamo chiesti se fosse possibile raccontare una storia di qualità dentro i limiti espressivi dei chatbot, e ci abbiamo provato" conclude Melchionna.

Per saperne di più sul Festival Drodesera, di cui Creators è media partner ufficiale, consultate il sito.