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Automatonism: quando i sintetizzatori modulari diventano arte

Johan Eriksson, performer e dj svedese, ha creato una patch open-source dove puoi creare la tua musica come fa lui.

Johan Eriksson, produttore e dj svedese, lavora con i sintetizzatori modulari, apparecchi che producono musica connettendo i vari moduli separati attraverso delle patch. Dopo aver visto questo video sono rimasta attratta dal fatto di poter presentare al pubblico un tipo di esibizione nel quale viene mostrato il processo di strutturazione di un flusso musicale, e ho voluto conoscere Johan per chiedergli del progetto a cui stava lavorando.

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Creators: Qual è l'aspetto che più ti gratifica di quello che fai?
Johan Eriksson: Per me lavorare con i sintetizzatori è come dare vita a un'opera musicale, mi fa sentire creativo. Creare una patch è un'opportunità di poter esprimere se stessi e parlare al cuore delle persone. È come se i moduli diventassero vivi, e il modo in cui li colleghi tra di loro forma un intero ecosistema sonoro.

Nell'ultimo periodo hai sviluppato un nuovo progetto personale. Di cosa si tratta?
Sono stato ispirato dalla crescente popolarità dei sintetizzatori modulari, ma ho voluto creare qualcosa di accessibile a tutti. Negli ultimi tre anni ho creato un mio sistema modulare attraverso la piattaforma di sintesi ed elaborazione audio open source PureData e l'ho chiamato Automatonism. Una parola che allude alla filosofia della creazione musicale attraverso macchine che si autoriproducono chiamate Automatons. Si tratta di un foglio elettronico con cui creo un suono digitale, crudo, non filtrato, ma allo stesso tempo molto preciso.

Mi piace molto l'idea di rendere visibile al pubblico il processo di creazione di un flusso sonoro. Perché questa scelta?
Quello che avviene sul mio pc viene proiettato in real-time su uno schermo bianco, man mano che creo i collegamenti. Esibendomi davanti a un pubblico, voglio cerare un nuovo modello di performance in cui l'arte non è solo la musica, ma anche le fasi di strutturazione della patch in tempo reale. Ciò che per me oggi è importante non è creare semplicemente la mia musica, ma gli stessi strumenti che arrivano a finalizzarla. Questo la rende più forte e personale, difficile da replicare.

Si tratta quindi di proiettare il pubblico all'interno dell'opera d'arte, un modo per rendere partecipi gli altri del processo di costruzione di un flusso sonoro in cui la musica non è l'unica protagonista.

Visitate la pagina Vimeo e Facebook per scoprire altri lavori di Johan. Per ascoltare il suo ultimo album, invece, andate su Bandcamp.