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Maurizio Cattelan

Arriva in Italia 'Be Right Back', il documentario su Maurizio Cattelan

Abbiamo parlato con la regista che ha seguito per anni l'artista italiano più quotato al mondo.

Il 30 e il 31 maggio, Nexo Digital e Feltrinelli Real Cinema porteranno in alcune sale italiane (ecco l'elenco) il documentario Maurizio Cattelan - Be Right Back di Maura Axelrod, dedicato alla vita e all'opera dell'artista italiano più quotato al mondo. Qui sopra, trovate una clip in anteprima per Creators che racconta la genesi di La Nona Ora, l'opera che forse lo ha reso più famoso presso il grande pubblico.

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La regista lo ha seguito da vicino per anni, a partire dalla sua grande mostra finale e retrospettiva al Guggenheim. Ha fatto parlare collaboratori, galleristi, familiari e ex fidanzate per cercare di raccontarne la storia e la carriera. Le abbiamo fatto qualche domanda via email.

Creators: Da quando conosci Maurizio Cattelan e in che rapporti eravate prima del film?

Maura Axelrod: Ho conosciuto Maurizio nel 1999 e siamo stati amici per anni prima che gli proponessi questo progetto. Quando ho saputo che stava per fare una mostra al Guggenheim dove avrebbe appeso al soffitto tutti i suoi lavori passati ho capito che sarebbe stata una grande storia da seguire.

Come ha vissuto l'avere sempre qualcuno intorno a filmarlo? Ci sono stati momenti difficili? E come pensi che sia cambiata la vostra relazione ora che il film è finito ed è uscito?

Non gli è mai piaciuto avere le telecamere attorno, e ha sempre cercato in tutti i modi di evitarlo. Ha creato non poche tensioni nella nostra amicizia, ma alla fine siamo di nuovo in buonissimi rapporti.

Maurizio Cattelan è famoso anche per essere una specie di burlone, di dissacratore nel mondo dell'arte, ma leggendo le sue interviste mi è sembrato che prenda tutto il suo lavoro molto seriamente, e che tutto abbia per lui un significato profondo, anche i progetti che potrebbero sembrare meno seri e più scherzosi, come vestire un gallerista da coniglio rosa. Che cosa ne pensi, avendo passato così tanto tempo con lui? È anche questo parte di una recita o prende davvero molto sul serio ogni parte del suo lavoro?

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Sì, penso che questa dicotomia sia molto presente sia nella sua personalità che nel suo lavoro. Pensa che la condizione umana sia allo stesso tempo molto divertente ma anche tragica. Ed è molto bravo a illuminare la complicata natura della vita, dell'amore e della morte.

Ora che lo conosci piuttosto bene, pensi che ci sia in lui anche un lato oscuro, che si confronta con la paura di sbagliare?

Sì, penso che, come tutti noi, abbia paura di sbagliare, e che ci sia sempre il timore che quello che facciamo possa non essere abbastanza importante. Ma più di chiunque altro lui lavora per fare irrompere dei significati nelle nostre vite, sottolineando alcuni paradossi e dandoci delle occasioni per riflettere su di essi.

In alcune parti del film c'è Massimiliano Gioni a parlare come se fosse Cattelan, interpretando il suo personaggio. Come è nata questa idea, e le sue parole erano scritte da Maurizio?

Be' non siamo tutti in qualche modo dei personaggi inventati? Ciascuno di noi indossa una certa maschera in pubblico. Stiamo tutti interpretando delle rappresentazioni di noi stessi, quindi dire che un'identità sia più autentica di un'altra in fondo sarebbe ipocrita. Questa è l'idea centrale del film: individuare la verità su chi sono le persone può essere molto difficile, e probabilmente è impossibile.

Considerando che sei amica di Cattelan, hai provato a realizzare un lavoro sopra le parti, che non prendesse posizione riguardo al suo valore come artista, oppure è un problema che non ti ha mai interessato?

Non ho voluto esplorare le opinioni delle molte persone che pensano che il lavoro di Maurizio non sia valido, perché è l'opinione più facile che si possa trovare. Non ci vuole nessuno sforzo per dire che qualcosa fa cagare e che non ti piace. Quello che è difficile è approfondire il motivo per cui qualcosa di nuovo o di particolare sia interessante o importante. Ho voluto innanzitutto realizzare un documento sul lavoro di Maurizio, e in seguito illustrare quella che è stato il mio percorso di scoperta: e cioè che più cercavo di capire chi fosse, più scoprivo di non saperne nulla.