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illustrazione

'Sempre Libera' illustra la vita e le nevrosi di Maria Callas

Crisi, lati oscuri del carattere, tic e amori travagliati della Divina raccontati in bianco, rosa e nero.
Tutte le immagini per gentile concessione di BAO Publishing

Sempre Libera, dell'illustratrice Lorenza Natarella, è una biografia a fumetti di quasi 200 pagine dedicata alla soprano più celebre di tutti i tempi: Maria Callas. Il volume, pubblicato da BAO Publishing, esce in concomitanza del quarantennale dalla scomparsa della diva. Vuole essere una deviazione narrativa rispetto alle solite agiografie dedicate all'"ineffabile Divina", ed è il risultato di un minuzioso lavoro di studio e documentazione sul personaggio durato più di un anno e mezzo.

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La graphic novel prende spunto dalla biografia di Camilla Cederna per proporre una lettura inedita della leggendaria icona femminile, con l'intenzione di renderla più umana e sfaccettata, di sporcarla un po', costruendo il personaggio a partire dai suoi aspetti più scomodi e meno piacevoli: le crisi, i lati oscuri e grotteschi del carattere, la controversa storia familiare, i tic, le nevrosi e gli amori travagliati.

La storia della Callas ricorda in fondo quella di dive ben più contemporanee, e resta tutt'ora attuale: "Maria Callas è stata la Britney Spears dei suoi tempi. Era sulla bocca di tutti, sulle prime pagine dei giornali di gossip, ed è stata una delle prime figure femminili ad approfittare di questa fama in modo non celato. Non se ne vergognava, si è divertita e alla fine è stata distrutta, demolita dalla stampa. Il mio racconto inizia dal declino perché più che una carriera sfolgorante, volevo raccontare la storia di una donna", ha detto Lorenza Natarella a Creators.

Per narrare la biografia di quest'artista dotata oltre che di un talento sconvolgente anche e soprattutto di una forza di carattere esplosiva, l'autrice usa una tavolozza minimale e netta, divisa tra neri pesti, rosa pastello e bianchi impietosi. I disegni hanno tratti veloci e tremolanti, come una specie di calligrafia impazzita che sfreccia in mezzo alle campiture di colore e con poche linee abbozza ogni scena: le piazze di Venezia, gli interni dei camerini e dei teatri, le stanze affollate dai cronisti, eccetera.

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Testi e parti illustrate costruiscono ogni pagina come un insieme organico molto curato e articolato in cui la scrittura, svolazzando, accompagna il lettore nel vivo delle vicende. Scrivere, in generale, riveste una grande importanza per il lavoro di Lorenza Natarella e procede sempre di pari passo con il disegno. La stessa autrice dice: "non ho mai studiato fumetto, ho sempre scritto più che disegnato. Se mi posso definire un'autodidatta posso farlo sull'unica microforza che ho: saper gestire una narrazione".

In Sempre Libera una voce femminile ne racconta un'altra: "mi sono chiesta 'ma se dovessi fare un altro libro, farei mai la storia di un personaggio maschile?'. Mi sono detta 'ma probabilmente no, perché non è un punto di vista che sento di padroneggiare'. Invece quello femminile molto. Però non ho mai pensato di fare un libro con una protagonista donna, per dimostrare qualcosa, per fare un libro femminista."

Il nero è il colore centrale, coprotagonista assieme alla Callas della narrazione. Come in ogni favola dark, funziona anche da metafora della nota di fondo che identifica la protagonista, quell'oscurità dalla quale sarà minacciato l'impossibile happy ending della parabola spezzata della "Divina", e che è anche un rimando alle atmosfere sinistre di Tim Burton o Dave McKean, qui venati dalla tenerezza di Quentin Blake e rivisitati in chiave fumettistica, meno hardcore e anarchica.

Alcune tavole del libro sono esposte nella Feltrinelli di Piazza Duomo, a Milano. Lorenza Natarella ha fondato assieme ad altri collaboratori lo studio Armadillo, attivo a Milano nel campo della grafica e dell'illustrazione. Potete trovare le sue ultime produzioni qui.