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Musica

Tutti i documentari musicali che usciranno nel 2016

Se il 2015 ha avuto i suoi Amy e Cobain, l'anno appena iniziato ha alcune grosse figate cinematografiche in serbo.

Gennaio ha ufficialmente ingranato la marcia, scaldando le ruote degli Academy Awards, quella cerimonia in cui di solito si calibrano i pesi massimi. Chi verrà scartato quest'anno? La maledizione DiCaprio lo colpirà di nuovo nonostante le sue eroiche imprese a mani nude nel mezzo del nulla o finalmente si riuscirà a compensarlo con la statuetta che merita circa dagli anni Novanta? Bando alle ciance, non siamo mica i Cahiers du Cinéma, siamo un pulcioso sito che parla di musica, quindi stringiamo il campo del nostro interesse ai film che la riguardano.

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L'anno scorso, se ben ricordate, sono usciti due docu musicali che hanno fatto un gran parlare di sé: Amy e la raccolta di archivi riguardanti Kurt Cobain chiamata Montage of Heck. E pure questo 2016 non ci sarà da scherzare, perché abbiamo in canna alcuni documentari niente male. Ad esempio perché non gasarsi per Spike Lee che dirige un'indagine sugli anni giovanili di Michael Jackson? Ecco. O per un film che parla di un rapper norvegese alla conquista del mondo, nonostante la lingua in cui canta sia parlata da sole 20.000 persone sul Pianeta? O per un documentario interamente dedicato a Missy Elliot? Se crediamo ad alcune voci che stanno circolando, anche questa chicca è prevista per l'anno appena iniziato. E anche se quest'ultimo non dovesse vedere la luce nei prossimi mesi, siamo sicuri che ci sarà parecchio materiale delizioso che non vediamo l'ora di guardare.

Ecco perché abbiamo deciso di far venire anche a voi l'acquolina alla bocca tipo cani idrofobi perché malati di amore per la musica, elencandovi i documentari più attesi per quest'annata.

TURN IT AROUND: THE STORY OF EAST BAY PUNK

La scena nata dall'East Bay area di San Francisco include band come Green Day, Rancid e AFI, tutte diventate caposaldi del punk. Questo film si concentra su quanto accaduto negli anni Ottanta e nel collettivo di 924 Gilman Street che ha dato il calcio d'inizio alla carriera di Billie Joe Armstrong e soci, e la cui attitudine pace amore e punk ha contagiato un intero movimento che, ancora oggi, è tra i più influenti sul Globo terracqueo. Gli stessi Green Day hanno prodotto questo film, il che per alcuni potrebbe far comparire puzza di merda, ma nonostante le idiosincrasie bisogna ammettere che quel particolare momento, quel particolare movimento sono stati incredibilmente potenti a livello culturale, quindi è inutile che continuiamo a snobbare l'importanza di Dookie, nonostante provenga dagli stessi che ora reputiamo dei babbi inarrestabili. Oltretutto, il film non è mica incentrato sui Green Day, anzi, vi partecipano anche personaggi del calibro di Kathleen Hanna, Miranda July, Iggy Pop e Ian Mackaye. Quindi dai, non sembra male.

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SCORE: A FILM MUSIC DOCUMENTARY

Come forse vi immaginerete dato che abbiamo una rubrica apposita, qui siamo molto fan delle colonne sonore. Quella di Strade Perdute? Capolavorone. Quella di Toy Story? Non parliamone neanche. Il nostro Randy Newman la sa lunga. Se poi per caso a qualcuno viene la malsana idea di nominare Drive di Refn, andiamo in fibrillazione e i nostri tessuti connettivi iniziano a scoppiettare come fuochi d'artificio sul ritmo di "Real Hero" di College. E insomma. Appassionarsi di colonne sonore è un po' una cosa da nerd, va bene, ma tutti dobbiamo ammettere che alcune OST sono album incredibili. Il regista Mark Shrader era molto fan dei contenuti speciali di alcuni DVD, tipo quello del Cavaliere Oscuro o di Alla Ricerca di Nemo, che si concentravano sulla colonna sonora, quindi si è dato da fare e, con il contributo di Indiegogo, ha iniziato a lavorare su questo film che parla di musica nei film. Ovviamente tre dei protagonisti principali sono la santissima trinità Hans Zimmer, Howard Shore e John Williams (Il Gladiatore; Il Signore degli Anelli; Guerre Stellari, rispettivamente, ma non solo).

FOREST HILLS DRIVE: HOMECOMING

Per alcuni J Cole è il re assoluto del rap. Per altri è semplicemente la punta dell'iceberg del problema di vacuità che secondo alcuni sta infettando quell'ambiente. Questo documentario della HBO probabilmente non contribuirà a risolvere i vostri dubbi sulla superstar dell'hip-hop statunitense, ma sicuramente sarà un'esperienza edificante. Il punto di partenza è il concerto tenuto "in casa" lo scorso anno, e da lì si risale sino ai tempi in cui il rapper portava ancora il pannolone. Il film vede cameo anche di Jay Z e Drake (che a quanto pare è un nome che tira gli spettatori), ed è interessante guardare da vicino la vita di un artista che da alcuni è considerato il migliore sul campo.

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FREE TO ROCK

Partendo dal concertone del 1991 Monsters Of Rock, tenutosi nell'aeroporto di Tushino, a nordovest di Mosca, Free To Rock esamina il ruolo del rock and roll nella dissoluzione della Cortina di Ferro. Quello di Jimmy Carter e Mikael Gorbachev potrebbe sembrarvi il peggior back to back di tutti i tempi, però dato che in questo documentario non suonano, ma offrono la loro testimonianza, forse è lecito pensare che ci sia un bel po' di carne al fuoco in questo film. Come se non bastasse, la voce narrante è di Kiefer Sutherland.

MAKING JESUS FAMOUS: LIFE BEHIND THE JESUS MUZIK

Il rap e la religione vanno sempre a spasso insieme, sin dai tempi di "The Message" di Grandmaster Flash: “God is smiling on you but he’s frownin’ too / Because only God knows what you’ll go through.” C'è una grossa differenza, comunque, tra parlare di quel Signore e renderlo un vero e proprio divo. Making Jesus Famous esplora quest'aspetto della religiosità statunitense: quella che accoppia la cultura hip-hop al messaggio cristiano, per portarlo di nuovo sulle strade, dove è nato. Antropologi e sociologi all'ascolto, tendete le antennine.

MICHAEL JACKSON'S JOURNEY FROM MOTOWN TO OFF THE WALL

A Spike Lee piace giocare con Michael Jackson: il suo film Bad 25 documentava la nascita del super album di Jacko, Bad. A sto giro, Lee torna ancora più indietro nel tempo fino a Off The Wall, il primo disco-icona di MJ, che conteneva roba epica come "Rock With You" e "Don’t Stop ’Til You Get Enough." Il trailer non è ancora stato divulgato, gli unici fortunati ad averlo visto sono alcuni spettatori del Sundance 2015, ma la sinossi del film è a disposizione di tutti, e dice che "esplorerà quest'album fondamentale, conterrà materiale rarissimo e interviste alle persone che erano lì in quel momento e le cui vite sono state travolte dal successo di quel disco e di quell'uomo." Praticamente parla di tutti noi, insomma. Speriamo ci sia anche un capitolo dedicato a tutti gli artisti che tentano di costruirsi una carriera imitando la voce di Michael.

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WE ARE X

Immagine via la pagina Facebook di We are X

Non credo che i ragazzi di X Japan si offenderanno se diciamo loro che i lettori di Noisey probabilmente non hanno idea di chi siano. Nonostante la nostra ignoranza, questo mélange tra glam rock ed heavy metal è in giro da circa trent'anni e ha venduto qualcosa come trenta milioni di copie. Oh, e come tutte le grandi rock band che si rispettino, hanno affrontato i propri demoni per poi arrivare ai leggendari palchi di Madison Square Garden/Wembley Arena. I loro fan sono più accaniti di quelli dei Beatles, stiamo parlando della più grossa band giapponese della storia. Ah, e nel docu appare anche Gene Simmons.

FLASHBACK: THE HISTORY OF UK BLACK MUSIC

La lista degli intervistati del film Flashback include le più grosse personalità della musica black britannica, da Norman Jay a Eddy Grant fino a Jazzie B e, chiaramente, Trevor Nelson. Il film si concentra sull'esperienza degli artisti afro-caraibici, sui pregiudizi che hanno dovuto affrontare per farsi strada nell'industria musicale e sui cambiamenti sociali e politici che hanno contribuito a far sì che, al giorno d'oggi, la Gran Bretagna abbia una delle scene multiculturali più vive dell'intero Pianeta.

ARCTIC SUPERSTAR

Nils Rune è nato in un villaggio di 350 abitanti chiamato Masi, situato nel sud della Finlandia. Mentre cresceva, il suo idolo musicale era Eminem, sognava di riuscire a diventare famoso come lui cantando nella sua lingua madre. Il sogno non si è rivelato così lontano dalla realtà, alla fine, nonostante la lingua in questione sia parlata da circa 20.000 persone in totale. Il documentario si concentra sulla carriera di Slin Craze e sulle sue battaglie per concretizzare la carriera dei suoi sogni. E poi il sottotitolo del film vale da solo tutta la storia: "100 words for snow, no words for 'Yo!'"

EAT THAT QUESTION: FRANK ZAPPA IN HIS OWN QUESTION

La personalità di Frank Zappa è notoriamente poliedrica e impossibile da riassumere in poche parole, quindi si è pensato di farla raccontare dalle sue stesse parole, usando alcune interviste televisive di Frank come linea narrativa per esplorare la sua persona su e giù dal palcoscenico. Teniamo in mente che quest'uomo ha combattuto strenuamente contro i tentativi del sistema statunitense di censurare la sua musica e quella di altri, oltre che essere un attivista contro il proibizionismo e un ambasciatore culturale per la Repubblica Ceca, quindi non stiamo parlando soltanto di un musicista.