Siamo stati a un concerto di The André che canta la trap
Illustrazione di Juta, fotografie di Maria Giulia Trombini.

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Musica

Siamo stati a un concerto di The André che canta la trap

E come prevedibile abbiamo incontrato tanti fan della Dark Polo Gang a cui manca De André.
Juta
illustrazioni di Juta

All'epoca della sua esplosione come fenomeno del web, The André aka "Fabrizio De André canta la trap" aveva sottolineato quanto il suo fosse solo un gioco, un esperimento da tenere per sé e per i propri amici. L'unico scopo era il cazzeggio e non aveva piani concreti per il futuro. Passato qualche mese e visto il successo riscosso il nostro ha però dovuto per forza cominciare a prendersi più seriamente, senza comunque tradire la dimensione giocosa che lo contraddistingue.

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È stato così allora che The André ha iniziato a coverizzare anche brani che con la trap non c'entrano niente, come "Mi sono rotto il cazzo" de Lo Stato Sociale. Ora, per suggellare il successo, si è lanciato in un tour chitarra e voce che lo vedrà impegnato in una dozzina di date in giro per l'Italia, tra cui una al Goa Boa Festival nella serata di cui saremo partner. Ma chi va ai suoi concerti? Si tratta di ragazzi che ascoltano le sue cover, fan di De André che hanno apprezzato il tributo, o addirittura fan della trap italiana? Per scoprirlo, siamo stati al suo concerto al Monk di Roma a parlare di trap e cantautorato coi suoi fan e a vedere se un compromesso fra piskelletti dark e adepti di Faber è davvero possibile, verso un futuro in cui trap e tradizione cantautorale italiana convivono abbracciate.

DIEGO, 31 ANNI

Noisey: Cosa hai pensato la prima volta che hai ascoltato The André?
Ho pensato: "oddio questo è il vero De André!". È tornato e ci sta cantando cose completamente decontestualizzate! Che mi dici invece della musica che coverizza?
Mah, in realtà mi ritengo un po' distante dalla trap, principalmente per motivi di età. Penso che sia più che altro il riflesso dei giovani che adesso se la ascoltano. Quindi la reputi un fenomeno prettamente giovanile?
Si, dai. Diciamo che se hai trent'anni e ti ascolti quella musica forse hai qualche problema! Anche se poi chiaramente non tutta la trap è male… Ad esempio?
Non so, non seguo molto la scena italiana, però credo ci siano comunque cose interessanti, magari spostandoci sul fronte americano. Post Malone ad esempio, che è più conosciuto e forse non è proprio trap. Ecco: lui non è male.

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VALERIO, 36 ANNI

Secondo te The André può essere un modo per avvicinare le nuove generazioni a Faber?
Credo di sì, cioè: lo spero. Ho letto commenti di gente che non sapeva neanche che Faber fosse morto, cose allucinanti! Magari questa può essere una chiave interessante per portare una figura così importante anche presso chi ancora lo ignora. Credi ci sia un filo conduttore fra i nuovi trapper e De André?
Guarda, secondo me, in questo senso il passo è un po' troppo più lungo della gamba. Però credo che un punto di contatto ci sia: entrambi, in effetti, hanno dato voce agli ultimi, agli emarginati. La trap andrebbe interpretata anche e soprattutto in questa chiave, in quanto i suoi testi sono il racconto del disagio più autentico che regna fra i giovani. Tu che musica ascolti?
Rock, principalmente. Se devo farti qualche nome ti dico che il mio primo concerto in assoluto sono stati i Pink Floyd nel '94, avevo 12 anni. Gli ultimi, invece, sono stati quelli dei Pearl Jam e dei Foo Fighters.

ALEX, 33 ANNI

Cosa ti ha spinto a venire qui stasera?
Ero curioso di sentire quest'artista che ho scoperto su YouTube, dal momento che sono anche un fan di Faber. La sua voce è davvero similissima all'originale e non ti nego che il mio sogno, stasera, è quello di ascoltare proprio una cover di un pezzo di De André. Sarebbe bellissimo, immagina se all'improvviso facesse, non so, "Ho visto Nina volare". Effettivamente… Sei davvero un grande fan di De André, quindi.
Assolutamente. Di lui adoro soprattutto i testi: aveva una capacità enorme di cogliere in pochissimi minuti delle situazioni stupende, con una grande poesia. Invece della trap che ne pensi?
Devo dirti che questo è un termine che ho conosciuto da poco, non sapevo esistesse una parola e un genere in grado di racchiudere artisti che a me sembrano così disomogenei fra loro. Conoscevo comunque alcuni dei nomi da lui coverizzati, come Ghali, che secondo me ha un'ottima capacità di scrittura. Gli altri, però, non mi piacciono o comunque non li ascolterei. Come mai?
Non so, le sonorità non mi ispirano. E poi trovo i loro testi "stupidamente brutali".

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GIUSEPPE, 35 ANNI

Cos'è che ti piace di più di tutta questa faccenda?
La commistione, il contrasto che si viene a creare: la voce di De André, che ci riporta agli anni 70, mischiata ad una musica molto più moderna, che usa una comunicazione del tutto diversa da quella del passato. Poi sinceramente sono anche curioso di vedere il volto che si nasconde dietro questo progetto! Qualcuno fra i commentatori ha tacciato di "blasfemia" l'accostamento trap - Faber, tu che ne pensi?
Non c'è assolutamente nulla di blasfemo, non scherziamo. Tantomeno, non c'è nulla per cui prendersela, si tratta soltanto di un accostamento ironico. Ironia che, ci tengo a dirlo, è fatta anche molto bene. Che musica ascolti di solito?
Ascolto principalmente musica indie, indipendente. Se devo farti dei nomi: I Cani, i Fast Animal Slow Kids ecc. Ah, quindi della cover di "Mi sono rotto il cazzo" che mi dici?
Che è venuta benissimo, dai! QUASI meglio dell'originale.

LAURA, 36 ANNI

Come mai sei qui stasera?
Ho conosciuto The André tramite il mio ragazzo, la prima volta che l'abbiamo ascoltato siamo scoppiati a ridere! Adoro l'accostamento che crea fra voce e testi, è geniale, ma anche i video meritano, con quel loro taglio un po' surreale. È incredibile perché sembra davvero di ascoltare De André, e capisci che, cantata con la sua voce, qualsiasi cosa alla fine sembra più intelligente di quanto lo sia in realtà. La domanda mi sorge spontanea: secondo te c'è un po' un'aura di mitizzazione intorno a De André?
Domanda stronza, ha! Forse un po' sì, nel senso che effettivamente l'interpretazione e la voce sono talmente convincenti che non sempre esprime concetti così "eccezionalmente poetiche" come magari il tono con cui li dice ti fa credere.

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STEFANO, 36 ANNI

Ti premetto che non sono preparato eh! Figurati! Cosa intendi?
Intendo che ho scoperto The André solo una settimana fa, tramite un grande fan di Faber. Appena l'ho sentito mi è preso un colpo al cuore, la voce è veramente identica. Si sente che lo imita, ma fa comunque paura. Sono qui per vederlo, non sono un grande fan del genere che coverizza, per quanto comunque cerchi sempre di tenermi aggiornato sulla nuova musica, come Young Signorino e Sfera Ebbasta. Secondo te è possibile una continuità fra De André e la trap?
Difficile, però magari qualcosa c'è: l'aspetto punk, di ribellione alle regole, che nel caso della trap è nel rapporto con le liriche e con gli stilemi classici. Poco altro però: De André era politicamente impegnato, aveva dei contenuti sociali che nella trap sono completamente assenti. Oltre a De André che musica ascolti?
Rock, sono un hendrixiano. Di moderno molto poco, giusto i Muse e qualche hit.

MARIA RITA, 26 ANNI

Come mai sei qui?
Sono qui per ridere, trovo esilarante il suo modo di fare cover. L'aver coniugato la musica di Faber, di cui sono grande fan, con canzoni di tutto un altro stile lo trovo molto divertente. Faber quindi ti piace, ma della trap che ne pensi?
Che mi fa schifo, se posso dirlo! Non tratta di temi a me cari, è quanto di più lontano dalla musica che ascolto e che mi piace, come ad esempio il cantautorato italiano: Rino Gaetano, Guccini e lo stesso de André.

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